Controllo degli agenti infestanti nelle imprese alimentari

I luoghi in cui si detengono e manipolano alimenti, come i ristoranti, pizzerie, bar, supermarket, depositi, ecc. sono di frequente visitati da ospiti indesiderati che possono recare danni sia economici, sia sanitari. Parliamo ovviamente degli infestanti rappresentati da insetti striscianti e volanti, roditori, chirotteri e volatili in genere, che attraverso i loro escrementi o le loro secrezioni possono contaminare i cibi, le bevande e le superfici con cui entrano in contatto.

Questi animali possono ospitare e veicolare batteri, virus, muffe e protozoi; in alcuni casi gli stessi infestanti possono essere parassitati da altri animali vettori di agenti patogeni, esempio sono le zecche dei piccioni o dei ratti. L’importanza di esercitare un attento controllo su questi agenti è tale che nel 2010 è stata licenziata una norma UNI la 11381:2010 la quale fornisce uno standard da seguire in merito alle procedure da adottare per il controllo degli infestanti con particolare riferimento agli insetti.

In questo articolo vedremo sommariamente quali azioni preventive adottare per evitare eventuali invasioni e come impostare un corretto monitoraggio.

Nelle aziende alimentari il sistema di autocontrollo basato sul metodo HACCP, istituito con la direttiva 93/43 in seguito sostituita con l’attuale Regolamento CE 852/04, è stato ritenuto lo strumento più importante per poter prevenire e tenere sottocontrollo i pericoli che possono compromettere la sicurezza delle matrici alimentari.

Seguendo il metodo HACCP in ogni manuale di autocontrollo dovrebbero essere previste delle procedure finalizzate alla riduzione del rischio di contaminazioni dei cibi dovute all’attività degli infestanti o all’uso di specifici materiali o sostanze utilizzati per tenere sotto controllo la loro attività. Tali procedure possono essere applicate da personale interno all’azienda opportunamente formato (Esistono corsi HACCP che trattano specificatamente l’argomento) o da ditta fornitrice esterna qualificata. Le strategie da adottare per il controllo degli infestanti prevedono tre fasi principali: prevenzione, monitoraggio e lotta.

La prevenzione mira a ridurre la possibilità di infestazioni attraverso l’adozione di alcuni accorgimenti sia di carattere strutturale che comportamentale. Tra questi possiamo citare l’utilizzo di reti antinsetto amovibili a maglia stretta da apporre alle finestre o alle porte, paraspifferi per ridurre lo spazio di accesso sotto le porte, l’istallazione di barriere d’aria, l’eliminazione di fori, crepe o fessure su pavimenti e pareti, evitando controsoffitti a pannelli, lo smaltimento in modo adeguato dei rifiuti, la rimozione di stigliature o attrezzature in disuso che potrebbero offrire rifugio. Indispensabile è inoltre mantenere sempre un’adeguata igiene in tutti i locali rispettando le procedure di sanificazione e conservare gli alimenti al chiuso o comunque al riparo dagli infestanti. La successiva fase di monitoraggio ha la funzione di verificare l’efficacia degli interventi adottati la quale deve essere confermata con l’assenza di infestanti o loro tracce. Il monitoraggio deve essere effettuato attraverso l’utilizzo di trappole a cattura (lampade UV o sostanze attrattive) specifiche per l’infestante da ricercare, che andranno collocate nei locali o nelle aree esterne in prossimità dei punti critici individuati. La disposizione delle postazioni deve essere riportata su piantina planimetrica al fine di facilitare il controllo mentre l’esito del monitoraggio visivo deve essere annotato su apposita scheda riportante il numero di catture rilevate ed eventuali annotazioni. Sarebbe inoltre opportuno esprimere graficamente l’andamento delle catture e documentare le azioni correttive intraprese a seguito del superamento dei limiti critici. Attraverso il monitoraggio non è possibile valutare l’effettiva infestazione all’interno degli impianti e delle merci attraverso le catture effettuate con le trappole, in quanto non vi è una esatta correlazione tra animali catturati e animali liberi presenti nell’ambiente, tuttavia è in grado di fornire informazioni sull’andamento, il tipo ed il grado di infestazione. Il controllo degli infestanti termina con la lotta vera e propria che si attua attraverso l’impiego di sostanze e mezzi scelti in base al tipo di infestazione, alla specie infestante, al grado di infestazione ed alla sua localizzazione (locali interni o aree esterne, presenza di materiali assorbenti, spazi inaccessibili ecc.). Possiamo quindi concludere affermando che il controllo degli infestanti non deve essere considerato come un intervento sporadico da effettuare a seguito del verificarsi dell’infestazione, ma come la costante applicazione di un insieme di regole elaborate con il fine di ridurre o meglio eliminare la presenza di questi temibili animali.

Di Raffaele Pascarella (Presidente AiciA)

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