UBO, ovvero Una Buona Occasione: ecco la nuova app anti spreco alimentare creata grazie alla collaborazione degli esperti dell’Istituto Zooprofilattico del Piemonte, della Liguria e della Valle d’Aosta

foto Ogni anno in Italia e nel resto dei paesi industrializzati, vengono buttate tonnellate di cibo buono senza che abbia mai costituito un pericolo per la salute, solo per la grande disinformazione che circola tra i consumatori. Con la grave crisi che stiamo vivendo è un lusso che non ci si può e non ci si deve permettere.HACCP, EXPO, conservazione, alimenti. Quante volte vi siete chiesti se un alimento deperibile appena passata la data di scadenza è ancora commestibile? Oppure in quale ripiano del frigorifero è meglio sistemare un prodotto piuttosto che un altro?

Chiunque abbia frequentato un corso HACCP conosce le buone pratiche di conservazione degli alimenti, ma purtroppo la maggior parte dei consumatori ne è ignara e le incertezze che la accompagnano provocano gravi sprechi di cibo ancora perfettamente commestibile.

UBO, ovvero Una Buona Occasione, viene in nostro soccorso. Il progetto è stato finanziato dal Ministero dello Sviluppo economico tramite i fondi costituiti dalle sanzioni inflitte dall’Autorità garante della concorrenza e del mercato alle aziende che violano le regole e i principi della libera concorrenza e la app è stata sviluppata in collaborazione con i migliori esperti degli Istituti zooprofilattici di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta.

Con questa app ci si propone di combattere gli sprechi avendo un approccio preventivo. Infatti le nostre società industrializzate tendono a praticare una lotta allo spreco “a posteriori”, basata sul recupero delle eccedenze di cibo per fornirle poi a enti caritatevoli. UBO invece, rendendo più consapevoli i consumatori sulle buone norme di conservazione degli alimenti, agisce “a priori” cercando di impedire la formazione delle eccedenze.

Ma come funziona? Una volta effettuato l’accesso ci si trova di fronte a una tabella con 12 differenti categorie alimentari, dalle bevande alle carni (differenziate in tutti i tagli commerciali), dai dolci alle uova, con all’interno svariati sottomenù in cui poter individuare l’alimento di cui si vuole ricevere informazioni. Una volta selezionato appare una finestra con due opzioni, nel caso non si tratti di prodotti pronti al consumo, cioè “Da cucinare” o “cucinato”.

Per entrambe le opzioni vengono fornite indicazioni circa il ripiano del frigorifero domestico sul quale l’alimento debba essere posizionato (verdure, basso, medio, alto o sulla porta), per quanto tempo possa essere conservato, e, qualora possa essere congelato, entro quanto tempo deve essere consumato. Inoltre vengono date informazioni utili sull’utilizzo del prodotto, sul suo valore energetico, sui nutrienti principali per porzione, sul peso della porzione ottimale, sull’indice glicemico e sulle origini dell’alimento che abbiamo selezionato.

In un’altra sezione dell’applicazione inserendo la tipologia di alimento prescelta viene automaticamente fornita la porzione raccomandata per il pasto di un adulto. Inoltre per gli stessi alimenti di cui vengono consigliati i giusti tempi e modi di conservazione, vengono anche indicate pratiche ricette anti-spreco.

Nell’anno dell’EXPO che ha come tema “Nutrire il Pianeta” questa app può davvero essere considerata un piccolo grande passo verso l’ottimizzazione delle risorse alimentari di cui tanto si parla oggi.

Dott.ssa Isabella De Vita
Consulente HACCP
Associazione Italiana Consulenti di Igiene Alimentare

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